Zone oscure


Jannis Kounellis, Rosa nera, 1964. Milano, Museo del Novecento


La paura di entrare nelle zone oscure della propria anima porta a far finta che non ci siano. Tuttavia queste ombre esistono e spesso alcune situazioni ci conducono molto vicino a loro, mostrandone il colore nero e facendoci sentire un profondo silenzio o, al contrario, un rumore fastidioso. Le ombre, il silenzio, il rumore eccessivo inquietano e allontanano da quei luoghi che preferiremmo non vedere. Eppure, è necessario non far finta di niente perché quei laghi scuri fanno inevitabilmente parte di noi. Le discese agli inferi degli antichi generavano una conoscenza importante. Non ci resta allora che accettare di percorrere il cammino verso le ombre, osservarle bene e abbracciare la nostra imperfezione. 

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