La bellezza è come l'acqua, è necessaria per sopravvivere. Vedere la luna spuntare dall'angolo tra i muri del comdominio, riempire un quaderno nuovo di ideogrammi complicatissimi, mettere un check su un obiettivo raggiunto e anche ricevere una chiamata all'improvviso da un'amica triste che cerca salvezza gettando l'amo a migliaia di chilometri di distanza. La bellezza della presenza e anche dell'assenza, dell'essere e anche dell'avere. La bellezza delle cose non necessariamente corrisponde con un'armonia. Viene dal riconoscimento della sua importanza nella nostra vita: è ciò che fa stare bene, che apre gli occhi in un battito di stupore e fa brillare dentro di noi la scintilla della vita.
Se non riuscirò a prenderti in braccio perché i muscoli mi fanno sempre male, ti prenderò per mano e ti farò volare fino alla luna. Le daremo un po' di zucchero, come dice Sofia, le canteremo una canzone, le asciugheremo le lacrime se si commuoverà e poi ritorneremo giù, giù fino a toccare il fondo per avere la soddisfazione di rimbalzare su ancora più forti di prima.
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